Multa a Betway per pubblicità rivolta a minori

CMarziali 03/10/2022
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betway-logoBetway è il nome di una società che si occupa di gioco d’azzardo, attraverso portali online sui quali è possibile usare giochi da casinò e fare scommesse anche in modalità live. La sede di Betway è nel Regno Unito, a Londra, ma l’operatore è presente anche in molti altri Paesi europei e non: ad esempio è attivo anche negli USA e nel nostro Paese, in Italia. In Italia infatti online si può trovare il sito web betway.it, che ha una regolare concessione ADM 15216. Le norme di ogni Paese, però, sono diverse, ed è cura degli operatori fare molta attenzione a non violarle, salvo subire pene pecuniarie spesso molto severe. Questo è quello che è appunto accaduto di recente a Betway, che si trova a dover sborsare 400 mila sterline per qualcosa che è avvenuto tra il 2020 e il 2021.

Il caso Betway

Si può leggere nel dettaglio ciò di cui è imputata Betway sul sito ufficiale della Gambling Commission, che possiamo definire l’equivalente della nostra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il Regno Unito. Detto in altre parole, la Gambling Commission UK è l’organo che si occupa di tutelare il benessere dei giocatori, controllando che gli operatori del gioco d’azzardo non pratichino azioni che violino la legge e che siano potenzialmente lesive per gli utenti. Prima di arrivare agli eventi di questi giorni, bisogna rilevare come Betway abbia già avuto guai con la Gambling Commission. Un documento che risale al mese di marzo del 2020 accusa la società di non saper gestire correttamente gli utenti che fossero a rischio di dipendenze da gioco d’azzardo, o quelli che potevano essere oggetto di riciclaggio di denaro sporco. In quell’occasione, si raggiunse un accordo in cui Betway fu costretto a versare ingenti somme di denaro e a mettere in atto alcune “buone pratiche” che avrebbero scongiurato in futuro il ripetersi di una simile evenienza.

Chiuso quel capitolo, Betway è finita di nuovo sotto la lente di osservazione per via di alcuni annunci pubblicitari presenti in rete tra il 2020 e il 2021. La somma che dovrebbe pagare in questo caso ammonta a 408.915 sterline, sanzione comminata per aver fatto della pubblicità rivolta ai minorenni. Nello specifico, la commissione si riferisce al sito web della squadra di calcio West Ham United Football Club, che è una di quelle sponsorizzate da Betway. Sul sito della società sportiva ci sono pagine dedicate ai più piccoli: una da cui è possibile scaricare un orsacchiotto da colorare e un’altra chiamata “Young Hammers at Home”, rivolta ai tifosi più giovani.

Sembra che la commissione abbia rilevato come, tra il 14 aprile dell’anno 2020 e il 6 novembre dell’anno 2021, sulla pagina con l’orsacchiotto stampabile fosse presente il logo di Betway, cliccando sul quale era possibile raggiungere il sito web del casinò online. Inoltre, tra il 24 ottobre e il 15 novembre 2021, lo stesso logo cliccabile era comparso sulla pagina dei Young Hammers. Questo è stato identificato come incentivo al gioco d’azzardo nei confronti dei minorenni che, tanto nel Regno Unito come in Italia, non possono invece praticare questa attività, né fisicamente né online.

Un duro giudizio

gambling-commission-ukIn qualche misura la stessa commissione si è sentita in dovere di giustificare il motivo per cui sia stata presa una misura così drastica e definitiva, che a qualcuno potrebbe sembrare anche eccessiva per un annuncio pubblicitario che potrebbe essere comparso sulle pagine sbagliate senza che vi fosse dolo. A spiegare le ragioni della commissione è stata Leanne Oxley, che è il direttore esecutivo della Gambling Commission UK. In sostanza, si dice che si è consapevoli del fatto che non si può ritenere in modo deliberato che con quei messaggi pubblicitari Betway volesse proprio rivolgersi ai minorenni. Ma, continua la Oxley, sta di fatto che la necessità di tutelare le fasce più deboli della popolazione, di cui i bambini e i ragazzi fanno parte, impone di usare il pugno di ferro, per così dire. Quindi, anche se rimane il beneficio del dubbio circa il fatto che l’operatore abbia agito in buona o cattiva fede, fatto sta che la multa viene vista come una punizione giusta. Probabilmente la si intende anche come un deterrente per altri operatori che vogliano provare a fare pubblicità scorretta.

Italia e Regno Unito, due strade diverse, stesso rigore

Le normative nazionali riguardanti il gioco d’azzardo sono molto diverse tra di loro, anche in seno alla stessa Europa. Bisogna però rilevare come la direzione che si sta perseguendo sembri invece improntata ad una stessa modalità, che è quella del rigore assoluto. Nel Regno Unito ad esempio, come abbiamo visto, per un operatore di gambling è possibile sponsorizzare una squadra di calcio. In Italia invece questo non è più possibile, in quanto il divieto di fare pubblicità è assoluto e riguarda anche le sponsorizzazioni. Ciononostante è evidente come anche in Inghilterra non si intenda fare nessuna concessione a chi sbaglia, anche se in buona fede, anche se in modo lieve.

La Oxley ha detto che  “al centro di quello che fa la Gambling Commission c’è proprio la necessità di tutelare i più giovani dai rischi che comporta il gioco d’azzardo”. In verità, sembra che in assoluto gli organi preposti sappiano vedere il gioco d’azzardo solo come qualcosa di potenzialmente minaccioso, poiché può aprire la strada a infiltrazioni malavitose (quindi il riciclaggio di denaro sporco o truffe) o alle ludopatie. Questo porta ad un inasprirsi, per il momento, dell’atteggiamento degli organi di vigilanza verso gli operatori, e si presume che in futuro porterà anche ad una revisione delle leggi sul gambling e sul betting, che dovranno muoversi entro confini sempre più ristretti.

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