La crescita costante del gruppo Betsson e Starcasinò confermata nel 2022

Il gruppo Betsson, svedese, è ad oggi uno dei principali operatori sul mercato del gambling internazionale, ma la sua storia comincia parecchi anni fa, nel 1963. Bill Lindwall e Rolf Lundström fondano quella che ai tempi si chiamava AB Restaurang Rouletter, che si occupava di gioco d’azzardo. Già nel volgere di pochi anni vengono create delle partnership che poco alla volta cominciano a dare un volto nuovo e sempre più onnicomprensivo alla società iniziale. Nel 1978, la società subisce un duro colpo, quando il parlamento svedese mette al bando le slot machine. Ne consegue una rivoluzione interna che avrebbe portato ad ulteriori, interessanti sviluppi. Quella che poteva essere la fine, era diventato un nuovo inizio.

Negli anni Ottanta ha inizio l’espansione verso altri mercati europei, e fino al 2000 la crescita della società, che ora si chiama Cherry, continua anche grazie ad altre acquisizioni, ad esempio quella di parte di Net Entertainment. Il 2003 è l’anno in cui nasce ufficialmente Betsson, attraverso l’acquisto di questo brand inglese. Nel frattempo il business si è spostato online e nel 2004 registra un incremento di ben il 100%. Nel 2009, agli EGR Awards, Betsson viene premiato come “most responsible gaming operator”. Nel 2011 nasce in Italia il casinò posseduto dal gruppo Betsson Starcasinò. Negli anni successivi, vengono conquistate le licenze per operare in ulteriori mercati europei, e nel 2021 si conquistano anche i mercati del Sud America.

Una storia di successo confermata anche nel 2022

Abbiamo dunque visto come la storia del gruppo abbia inizio parecchi anni fa. I dati relativi al fatturato del terzo trimestre 2022 dimostrano come la crescita non si arresti nemmeno ai giorni nostri, e nemmeno contro concorrenti sempre più agguerriti e numerosi. In base a quanto reso noto, il fatturato del gruppo è stato di 200,3 (170,0) milioni di euro, con un incremento percentuale del 18% e un aumento organico di ben il 35%. Andando più nel dettaglio delle varie attività che vengono portate avanti nell’ambito del gambling, si registra una crescita nelle entrate del casinò dell’8%, del 45% per le scommesse sportive con un margine  dell’8,3% (7,8%).

Per quel che riguarda il valore dell‘EBITDA è stato di 48,6 (41,0) milioni di euro, con un incremento del 19%. Il margine EBITDA ( Earning Before Interest Tax Depreciation Amortization, ovvero margine operativo lordo) è stato del 24,3% (24,1%) con un EBIT (margine operativo) di 38,4 (31,7) milioni di euro, con un incremento del 21% e un margine EBIT del 19,2% (18,7%). L’utile netto fatto registrare da Betsson tra giugno e settembre 2022 è stato di 32,6 (28,2) milioni di euro mentre il flusso di cassa operativo è stato di 38,5 (41,4) milioni di euro. Ultimo dato interessante da registrare, i clienti attivi sono aumentati del 7%.

Il commento del CEO Pontus Lindwall

Il report contenente questi dati è stato accompagnato dalle parole dell’amministratore delegato del gruppo Betsson, Pontus Lindwall. Il suo esordio è stato definire questo trimestre il migliore di sempre, grazie all’apporto dato dai casinò gestiti del gruppo e dalle scommesse sportive. Lindwall esprime la sua soddisfazione soprattutto per il dato di crescita organica del 35%, che attribuisce ai mercati dell’Europa centrale orientale, dell’America Latina e dell’Asia centrale, rammaricandosi del fatto che ancora la richiesta di Betsson per ottenere la licenza nei Paesi Bassi non abbia avuto risposta. Il comparto che secondo il CEO ha spinto maggiormente la crescita di Betsson è quello delle scommesse sportive, che è anche uno dei più recenti ma che ha saputo dare grandi soddisfazioni in poco tempo.

I risultati raggiunti si devono alla strategia di espansione e crescita costante di Betsson, nonché alla sua strategia di diversificazione dei prodotti. Per questo si attendono risultati ancora migliori per l’ultimo trimestre del 2022 e poi per il 2023. Altro aspetto a cui si può attribuire il successo dei prodotti del gruppo è l’uso delle nuove tecnologie che contribuiscono a creare forme di intrattenimento sempre più coinvolgenti per gli utenti, come le Racebets. Molte aspettative ci sono verso il prossimo campionato mondiale di calcio, che sicuramente monopolizzerà il mondo delle scommesse sportive. Lindwall si congratula del fatto che, pur essendo naturalmente il gruppo Betsson immerso nelle vicende mondiali che coinvolgono tutti i Paesi, queste non abbiano intaccato la sua capacità di crescita e successo.

Il gruppo Betsson e l’Italia

Nelle sue dichiarazioni, Lindwall spende anche alcune parole per il nostro Paese, l’Italia, con cui il gruppo ha uno speciale legame per via dell’esistenza di Starcasinò, un portale web creato ad hoc per i giocatori italiani. Il CEO definisce l’Italia una “stella splendente” nel panorama dell’Europa occidentale, uno dei mercati che ha risposto in modo migliore all’introduzione delle scommesse sportive. Ad oggi, il gruppo, attraverso il magazine online Starcasino.sport, sponsorizza molte squadre del campionato nazionale. Le ultime in ordine di tempo sono Salernitana e Palermo, che seguono al Milan, alla Roma, al Torino e al Sassuolo. Innegabile infatti come Betsson abbia avuto un occhio di riguardo per il pubblico nostrano.

Starcasinò è nato in modo un po’ atipico, se andiamo a considerare l’esperienza di altri operatori stranieri in Italia. Betsson, infatti, non si è limitato a riproporre da noi un format già usato in altri Paesi, ma ne ha creato uno modellato sui gusti dei giocatori italiani. Per farsi conoscere ed apprezzare nei primi anni ha dato vita a molte iniziative promozionali e anche ad eventi a cui venivano invitati i giocatori o personaggi famosi dello star system. Se a questo si aggiunge un portale ben fatto, con una proposta vasta che ora vanta anche la possibilità di fare scommesse sportive, e con tanti Bonus proposti a utenti registrati e di nuova iscrizione, spiegare il successo di Starcasinò in Italia non è per niente difficile. Ancora oggi questo casinò online riesce a restare in cima alle classifiche di gradimento degli italiani, anche di fronte a realtà completamente nostrane.