Quale il futuro dei casinò land based

C’erano una volta i casinò fisici. Anche se a pensarci, oggi come oggi, si fa fatica a crederci, c’era un tempo in cui per giocare ai giochi slot o alla roulette l’unico modo possibile era andare fisicamente in una sala da gioco chiamata “casinò”. Nei casinò sono ospitati molti giochi real money e si può respirare un’atmosfera assolutamente unica, fatta di lusso e belle donne, fatta di croupier sempre pronti a farvi “fare il vostro gioco” e di fiches il cui valore può arrivare a cifre stellari. I casinò fisici non sono mai stati “per tutti”, un po’ per la difficoltà materiale di poterci arrivare, qualora non si vivesse nelle loro vicinanze; un po’ perché si nutriva l’idea che avesse senso andarci solo avendo un bel po’ di denaro da investire nel gioco d’azzardo.

C’erano dei luoghi assolutamente iconici, come Las Vegas in Occidente e Macao in Oriente, città considerate le capitali mondiali del gioco d’azzardo, equiparabili alla Mecca dei giocatori. Poi, negli ultimi anni, le cose sono cambiate in modo radicale per via dell’avvento di internet. Per certi versi, potremmo dire che il gioco real money è diventato più nazional-popolare grazie ai cosiddetti casinò online, come per esempio Starcasino. Sono siti web in cui si può giocare a qualunque ora e da qualunque luogo ci si trovi. Non serve avere grandi cifre da investire, spesso la puntata minima che si può fare è anche di pochi centesimi. I casinò online, si capisce, sono diventati l’alter ego virtuale di quelli fisici, e hanno anche messo in crisi  questi ultimi.

La crisi dei casinò land based

Qui andiamo a toccare un argomento molto controverso e ancora tutto da definire: potrà mai il gioco virtuale soppiantare in via definitiva il gioco fisico? Una prima cosa che si può dire è che i casinò online offrono tanti vantaggi rispetto a quelli fisici. Il primo, ovvio, è che non bisogna prendere treni, automobili o nessun mezzo di trasporto per arrivarci, quindi sono sempre alla portata di tuti. Questo li rende inevitabilmente più fruibili. Se poi si può dire che comunque l’atmosfera è molto diversa, che niente può restituire le emozioni di una sala da gioco reale, bisogna parlare dei casinò live. Ormai esistono moltissimi giochi che permettono di collegarsi con i veri casinò, con veri croupier, e che pur offrendo sempre un’esperienza virtuale permettono anche di sperimentare il gusto di un casinò reale.

Tutti questi elementi, senza considerarne molti altri che potremmo mettere sul piatto, potrebbero far suonare definitivamente la campana a morto per i casinò fisici. Aggiungiamoci un ultimo, drammatico elemento, ovvero le chiusure legate alla pandemia di Covid-19. In tutto il mondo le sale da gioco fisiche sono rimaste chiuse per moltissimo tempo. Se prendiamo in considerazione solo l’Europa, si è calcolato che i casinò siano rimasti chiusi, in media, per 150 giorni, andando dal massimo della Francia (199 giorni) al minimo dell’Ungheria (54 giorni). Invece, sembra che non tutto sia perduto, ad una condizione: che i casinò sappiano cambiare e rinnovarsi.

Non più solo casinò, ma strutture multifunzionali

La prima strada percorribile è in realtà già in fase di attuazione negli States e nei Paesi orientali, mentre viene appena esplorata nel Vecchio Continente, dove a fare da capofila sembra voler essere l’Inghilterra, ovviamente nella sua capitale Londra. Un modo per rendere ancora appetibili i casinò fisici nei confronti dei loro alter ego virtuali sta nel rendere le strutture fisiche più dei resort di lusso, in cui poter svolgere tante attività diverse, che delle semplici sale da gioco. In uno dei “nuovi casinò” si possono fare tante esperienze diverse. dal giocare alla roulette al degustare un buon vino, dall’assistere alla proiezione di un film al fare un bagno in vasca idromassaggio. Parliamo cioè di strutture polivalenti che permettano a chi soggiorna di fare ogni genere di attività ricreativa, gioco d’azzardo incluso.

Come dicevamo, strutture del genere esistono già nel mondo ma non in Europa, dove però si sta pensando ad un primo esempio che sarà l’Hippodrome di Londra. L’Hippodrome è un edificio che si trova in pieno centro, a pochi passi da Leicester Square. Ogni settimana accoglie circa 30 mila clienti e attualmente ospita diverse realtà, soprattutto ristoranti di ogni genere e tipo. Visto che in Europa mancano strutture da poter trasformare in veri e propri resort, si pensa più che altro ad un centro in cui proporre diverse attività, gambling incluso. Affinché questo progetto possa concretizzarsi, però, è necessario attendere la riforma del Gambling Act anglosassone che attualmente risale al 2005. Se le leggi lo consentissero, l’Hippodrome potrebbe diventare l’apripista di un modo tutto nuovo di concepire i casinò online anche nel Vecchio Continente.

Reale e virtuale a braccetto

L’altra strada che potrebbe essere perseguita per consentire ai casinò land based di sopravvivere al cambio di abitudini dei giocatori (e che potrebbe comunque andare di pari passo con quella precedentemente illustrata) sta semplicemente nell’affiancare il fisico al virtuale. Questa viene definita strategia omnichannel e consiste nell’offrire al giocatore la possibilità di fruire di diversi tipi di gioco d’azzardo a seconda delle sue preferenze e della convenienza del momento. In pratica, anche se bisogna continuare a creare un’offerta fisica di qualità, non bisogna trascurare l’importanza di garantire ai clienti anche la possibilità di fruire del gioco virtuale, a cui ormai sono sempre più avvezzi e che ha innegabilmente caratteristiche diverse e peculiari.

Insomma, la parola d’ordine è: cambiare e rinnovarsi, senza però perdere quei tratti distintivi che hanno reso negli anni i casinò fisici quei luoghi iconici che sono ancora oggi nell’immaginario collettivo. L’online non è un nemico, ma un complemento che può aiutare ad ampliare l’offerta, rendendola anche più intrigante e completa.