Multe salate a Google e Twitch da parte di AGCOM

CMarziali 18/12/2023
Sending
User Review
5 (1 vote)
(1 voti)

Torna alla ribalta, in questi giorni che preludono alle festività natalizie, una questione che non si è mai potuta dire chiusa in Italia, e che anzi appare più attuale che mai in virtù dei moltissimi dubbi che suscita. Ci riferiamo al vigente divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo. Tale divieto nel nostro paese è stato introdotto dal governo 5 Stelle nel 2018, attraverso il decreto legge n. 87 del 12 luglio 2018, convertito in legge 96 del 9 agosto, meglio noto come “Decreto Dignità”. Fin da subito questo specifico articolo del decreto ha suscitato polemiche e perplessità, ma ad oggi continua a mietere vittime illustri.

Le ultime, in ordine di tempo, sono due colossi dell’entertainment e dell’informatica: Google e Twitch. Google è coinvolta per il suo prodotto YouTube, che per certi versi si può equiparare, come servizio offerto, a Twitch. Chiariamo il concetto a chi non dovesse avere troppa dimestichezza con questi due servizi online. YouTube è una piattaforma video del tutto libera, dove chiunque vuole può pubblicare i suoi contenuti, che siano personali o meno. Twitch invece permette di trasmettere in streaming e si focalizza soprattutto sul gioco online: gli streamers di Twitch sono per lo più persone molto abili che si cimentano ai più popolari videogames.

Entrambe le piattaforme si sono trovate più volte sotto accusa per aver permesso di pubblicizzare, in modo più o meno velato, il gioco d’azzardo. Premesso che chi accetta di usare questi servizi deve di solito sottoscrivere i termini e le condizioni, che sono molto chiari e precisi, sta di fatto che sono poi le aziende loro proprietarie a dover rispondere di eventuali comportamenti ritenuti scorretti, o addirittura illegali alla luce della normativa vigente.

AGCOM contro Google e Twitch

Fatte dunque le opportune premesse, veniamo ai fatti. Parliamo di due grosse multe che sono state comminate a Google Ireland Ltd., in quanto proprietaria del servizio Youtube, e a Twitch Interactive Germany Gmbh. La sanzione di Google ammonta a 2 milioni e 250 mila euro, quella di Twitch è più contenuta ma comunque da capogiro: 900 mila euro. Non ci resta che scoprire quali siano i capi di accusa, a partire da YouTube.

La questione Google

google-logoAGCOM sta per “Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni” ed ha quindi il compito istituzionale di tutelare i diritti degli utenti finali di contenuti audiovisivi. Nei confronti di Google ha riscontrato delle irregolarità a proposito di numerosi canali YouTube: parliamo di 48 canali per un totale di oltre 20.000 video. Tutti questi contenuti sono stati ritenuti colpevoli di violare l’articolo 9 del Decreto Dignità: quello che, appunto, vieta la pubblicità al gioco d’azzardo. Nel documento redatto da AGCOM si può consultare l’elenco completo dei canali sotto accusa, con il numero dei video ritenuti illegali.

Si dichiara che la sanzione e i controlli sono scattati a seguiti delle segnalazioni di privati cittadini, che hanno fatto presente all’ente di tutela la presenza di potenziali violazioni della legge. A questa dichiarazione si sono appigliati i legali di Google, che confutano la responsabilità dell’azienda sulla base di diverse argomentazioni. Una di questa va a centrare un punto dolente dell’articolo del Decreto Dignità relativo al gioco d’azzardo.

Molto spesso non è così immediato poter definire ciò che è o non è palese pubblicità al gioco d’azzardo: la riprova, secondo i legali di Google, è che a fronte delle segnalazioni pervenute a AGCOM alla fine sono state raccolte solo alcune istanze, non tutte. Questo sembra evidenziare il fatto che solo un ente che abbia questa specifica vocazione possieda gli strumenti per effettuare un congruo discernimento. A ciò si aggiunge la responsabilità dei singoli, ovvero dei proprietari e dei gestori dei canali incriminati. La questione quindi è aperta.

La questione Twitch

twitch-logoSi capisce che nemmeno Twitch ha intenzione di pagare senza nemmeno provare a replicare. Anche in questo caso vi sono numerose argomentazioni che i legali della società adducono per evitare  il pagamento della sanzione. In tutto sono stati individuati 48 canali che sarebbero fuori norma, ma all’elenco presentano da AGCOM si oppone il fatto che i canali specificatamente rivolti ad un pubblico italiano (e che quindi usano la lingua italiana) sono molti di meno. Al di là delle precisazioni formali, però, le repliche sono sostanziali.

Si obietta il fatto che la normativa italiana risulta molto più stringente di quella tedesca (e Twitch è una società di ragione legale tedesca). Inoltre, trattandosi di una piattaforma di streaming, è praticamente impossibile fare un controllo capillare su ogni singolo contenuto che viene pubblicato, visto che lo scambio tra streamers e pubblico avviene in tempo reale e non esiste alcun modo di effettuare un controllo preliminare. Queste e altre obiezioni sono state al momento respinte, ma anche in questo sede il contenzioso prosegue.

Capitanio di AGCOM

Al momento l’unica chiosa sulla faccenda è quella di Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM. La sua affermazione, riportata da molte testate giornalistiche di settore, è stata la seguente: “Le piattaforme siano più responsabili dei contenuti che vengono pubblicati. Conosco benissimo il lavoro che viene fatto quotidianamente per rendere la rete un ambiente bello e sicuro, ma forse serve qualche sforzo in più. Queste delibere non si limitano a imporre sanzioni nei confronti degli Ott (Over the top) per violazione del decreto di dignità, ma rappresentano un’attribuzione di responsabilità in capo alle piattaforme quando sussistono partnership commerciali. Il programma partner di YouTube (YPP) e la partnership proposta da Twitch ne sono un chiaro esempio.”

Scegli una Slot Machine

Giochi aggiornati ad oggi: 07 Maggio 2024. Per giocare basta cliccare sull'immagine del gioco.

Nuove Slot da Bar Le più giocate

Autore

CMarziali /